I 5 fattori di rischio cardiovascolari

I 5 fattori di rischio cardiovascolari

Nonostante l’incidenza di eventi correlati alle malattie cardiovascolari sia in declino nel mondo occidentale, tali patologie costituiscono le principali cause di morbilità e mortalità delle persone adulte in età media e avanzata. L’incidenza e il numero assoluto di eventi per anno probabilmente tenderanno ad aumentare nel prossimo decennio, a causa dell’aumento dell’obesità e dell’invecchiamento della popolazione.

1. Colesterolo

Il colesterolo è un grasso, precursore degli ormoni steroidei. La sua presenza nel sangue deriva in parte dall’assunzione di grassi animali, e in parte è sintetizzato dal nostro organismo. Più che al valore di colesterolo totale presente, si valuta il rischio cardiovascolare in base alla distinzione tra “colesterolo cattivo” (associato alle proteine LDL) e “colesterolo buono” (associato alle proteine HDL); quest’ultimo, svolge una funzione protettiva poiché ripulisce i depositi arteriosi di colesterolo.

2. Ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa rappresenta un fattore di rischio perché sottopone il cuore e le arterie a un lavoro maggiore. È una condizione che, peraltro, non dà sintomi. Perciò, l’unico modo per sapere se si è ipertesi, è misurare la pressione arteriosa almeno una volta l’anno. L’ipertensione si sviluppa quando le pareti delle arterie di grosso calibro perdono la loro elasticità naturale e diventano rigide e i vasi sanguigni più piccoli si restringono. L’ipertensione affatica il cuore, può aumentarne le dimensioni, renderlo meno efficiente e favorire l’aterosclerosi.

3. Fumo

Il fumo causa un danno diretto al sistema cardiocircolatorio. Tra i principali meccanismi attraverso i quali agisce vi è un aumentata richiesta di ossigeno del miocardio, a cui si aggiunge una diminuzione del flusso sanguigno coronarico e della fornitura di ossigeno del miocardio.
Nei fumatori l’aumento della frequenza cardiaca media e della pressione sanguigna nel corso di tutta la giornata si traduce in un maggiore carico di lavoro del miocardio. Inoltre, il trasporto di ossigeno risulta ridotto poiché il fumo di tabacco, contenendo monossido di carbonio, si lega all’emoglobina, formando carbossiemoglobina, un complesso con ridotta capacità di trasportare ossigeno.

4. Obesità

L’eccesso di peso aumenta il rischio di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete, condizioni che accrescono il rischio di malattia cardiovascolare. Si tratta comunque di una circostanza prevedibile poiché causata da stili di vita scorretti che vedono da una parte una errata alimentazione e dall’altra un ridotto dispendio energetico.

5. Vita sedentaria

Come riportato dallo stesso Ministero della Salute, l’attività fisica regolare rappresenta un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari e il diabete, sia in termini di mortalità sia di morbilità. 
In particolare, agisce abbassando la pressione arteriosa e i valori dei trigliceridi nel sangue, aumentando il colesterolo HDL e migliorando la tolleranza al glucosio.

Categories: Salute e benessere

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