Meningite: come si contrae, fattori di rischio e cure.

Meningite: come si contrae, fattori di rischio e cure.

Meningite: come si contrae, fattori di rischio e cure.

Cos’è la Meningite?

Si tratta di una grave infiammazione delle meningi, che fungono da rivestimento del sistema nervoso centrale (cervello e midollo).

Quanti tipi di Meningite esistono?

Se ne conosce una forma di origine batterica (che è quella più terribile) e una di origine virale. Quella di origine batterica è dovuta principalmente a tre germi:

  • Emofilo tipo B
  • Pneumococco
  • Meningococco

Entrambe le forme possono essere potenzialmente letali.
I soggetti più a rischio sono i bambini e gli anziani, insieme a tutte quelle altre persone che presentano un deficit del sistema immunitario.

Quali sono i sintomi?

I sintomi con cui si manifesta l’infiammazione sono soprattutto febbre elevata, nausea, vomito, cefalea e rigidità del collo (dovuta ad una irritazione delle membrane meningee).

Insorgono frequentemente sonnolenza e inappetenza, ma anche pallore e fotosensibilità.

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre possono essere presenti pianto continuo, irritabilità e sonnolenza, al di sopra della norma, e scarso appetito. A volte si nota l’ingrossamento della testa, soprattutto nei punti non ancora saldati completamente (le fontanelle), che può essere palpato facilmente.

La meningite si può anche presentare con forme fulminanti, con il peggioramento delle condizioni in poche ore, e la comparsa di petecchie (piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi).

Come avviene il contagio?

Il contagio avviene per via aerea dopo contatto ravvicinato con persone infette. Anche bere dallo stesso bicchiere o mangiare con le stesse posate sono atteggiamenti che ci mettono a rischio contagio.

Tuttavia, l’essere esposti all’agente patogeno (come meningococco, pneumococco e emofilo) non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia;  è frequente infatti lo stato di portatore, cioè di individuo sano, nel cui faringe risiedono questi batteri, senza alcuna sintomatologia e senza un aumentato rischio di sviluppare la malattia.

È possibile curare la Meningite?

La terapia che viene praticata è quella antibiotica in dosi massicce nelle prime 48/72 ore.
Se non si interviene tempestivamente, il tasso di mortalità è del 10% per meningite fulminante: la morte avviene entro le 24 ore. In molti casi di malattia, vi è la possibilità di riportare danni permanenti come sordità, disturbo della vista, paralisi motorie e ritardo mentale.

Nel caso di meningiti virali, la terapia antibiotica non è appropriata, ma la malattia è meno grave e i sintomi si risolvono di solito nel corso di una settimana, senza necessità di alcuna terapia specifica, ma solo di supporto.

Qual è il periodo di incubazione della Meningite?

ll tempo può variare a seconda dell’agente causale e della presentazione clinica. Il periodo di incubazione della meningite virale va dai 3 ai 6 giorni; per la forma batterica il periodo di incubazione può essere più lungo, dai 2 ai 10 giorni (tempo massimo previsto per la sorveglianza sanitaria). La malattia è contagiosa soltanto durante la fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio.

È possibile prevenire la Meningite? Quali sono i vaccini disponibili

La risposta è sì: è possibile prevenire la forma batterica attraverso la vaccinazione. Invece per la forma virale non c’è alcun vaccino disponibile.

  • La vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) è solitamente effettuata, gratuitamente, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari ulteriori richiami.
  • La vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta gratuitamente e va somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.
  • La vaccinazione contro Neisseria meningitidis C (meningococco C) è gratuita e prevede una sola dose a 13 mesi. E’ raccomandata anche per gli adolescenti suscettibili. Per chi è stato vaccinato da bambino, la necessità di un richiamo nell’adolescenza è allo studio.
  • La vaccinazione contro Neisseria meningitidis B (meningococco B) prevede schedule vaccinali differenti per numero di dosi, a seconda dell’età di inizio della vaccinazione. Ad esempio, prima dei 6 mesi di vita del bambino viene generalmente seguita una schedula a 4 dosi (3°, 4°. 6° e 13° mese di vita). Al momento il vaccino è offerto gratuitamente solo in alcune Regioni. È attesa per dopo l’estate 2016 l’approvazione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale che ne estenderà l’offerta a tutte le regioni, con la schedula a 4 dosi descritta.
  • La vaccinazione quadrivalente contro il meningococco A-C-Y-W135 conferisce protezione nei confronti della meningite causata da 4 diversi sierogruppi di meningococco, e consiste nella somministrazione di una singola dose a partire dai 12 mesi di età. Al momento il vaccino è offerto gratuitamente agli adolescenti solo in alcune Regioni.

 

 

Vedi anche:

Meningite, il punto della situazione

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