Bere molta acqua è sempre stato considerato una buona abitudine, parte fondamentale di uno stile di vita sano e corretto. Ed è vero. Tuttavia, bere troppa acqua non ha nulla a che vedere con il benessere e la salute; diversi studi hanno evidenziato che ingerire grandi quantità di acqua può causare seri disturbi metabolici oltre a insonnia, eccessiva sudorazione e dipendenza. Ed è a riguardo della dipendenza dall’acqua che alcuni ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione, poiché il fenomeno è più diffuso di quanto si immagini.
È davvero pericolosa la dipendenza da acqua?
Si. La dipendenza cronica da acqua, ovvero il forte impulso a bere anche se non si avverte sete, è pericolosa per la salute. Alcuni definiscono Aquaholism questa ossessione da “sorso”, che col passare del tempo azzera letteralmente la capacità del nostro cervello di avvisarci quando “siamo dissetati”, al punto da non farci sfuggire una sola occasione per farci un “goccetto”, di acqua ovviamente.
Grosse quantità di acqua gonfiano, affaticano i reni e alterano l’equilibrio sodio-potassio. Il sodio in particolare si riduce e ciò non è un bene come banalmente si può immaginare, poiché esso è importante per la salute sopratutto del cervello. L’iponatremia (bassa concentrazione di sodio) conduce lentamente ad una riduzione del volume di sangue e liquido interstiziale; il sodio, inoltre, è coinvolto nella trasmissione di impulsi nervosi, nello scambio cellulare e nella contrazione muscolare. Tutto il quadro di questo importante elettrolita risulta alterato.
Bere troppa acqua può causare sudorazione eccessiva (iperidrosi) che talvolta richiede l’intervento di rimozione delle ghiandole sudoripare o l’iniezione della tossina botulinica per arginare tale imbarazzante problema (leggi anche “Sudorazione eccessiva, come si manifesta e come si cura” del Prof. Bruno).
Altra conseguenze è l‘insonnia: i dipendenti cronici dall’acqua faticano a ottenere un sonno regolare e ristoratore oltre ad sentire la necessità notturna di andare in bagno. In questo è un ormone, l’ADH (ormone antidiuretico), ad essere inattivato dalle grandi quantità di liquidi ingerite, con ulteriori possibili scompensi renali.
Tale situazione può degenerare in patologie cardiovascolari anche gravi, se non vi si pone rimedio.
Quanta acqua bisogna bere per restare in salute?
Secondo gli studi, un adulto dovrebbe bere 2 litri di acqua al giorno, l’equivalente di 8 bicchieri. Serve solo buon senso e moderazione, e ciò che occorre davvero è compensare il liquidi che si espellono: quindi bere di più col caldo e durante lo sport, tutto qui.