Il chitosano aiuta a ridurre l’assorbimento dei grassi
Il chitosano, deriva dalla chetina un polisaccaride che si ricava dal guscio dei crostacei per trasformazione chimica, ma è presente anche in molti organismi vegetali in buone concentrazioni, ad esempio i funghi. Questa fibra sarebbe in grado di emulsionare i grassi alimentari nello stomaco, intrappolandoli e rendendoli di difficile assorbimento per l’intestino.
Se associato a una dieta equilibrata, il chitosano può determinare perdita di peso corporeo notevole; è però importante durante la sua assunzione ridurre o eliminare carboidrati raffinati e zuccheri e aumentare il consumo di fibre in modo da stimolare la peristalsi. Il chitosano è indicato nelle diete ricche di grassi, per chi fa largo uso di olio e burro, salse, formaggi e salumi.
Controindicazioni
E’ sconsigliato in caso di allergie ai crostacei e mollusci, in gravidanza e durante l’allattamento
Modalità di assunzione del chitosano
due compresse al giorno, una prima di pranzo e una prima di cena con abbondante bicchiere d’acqua. L’assunzione si può protrarre per 30-60 giorni, poi sospensione per almeno un mese. In commercio si trova anche in associazione con altre sostanze a scopo dimagrante
Chitosano e vitamina C
L’azione del chitosano può essere potenziata dalla contemporanea assunzione di vitamina C che agisce come rassodante ed elasticizzante grazie alla sua azione antiossidante