L’ipertrofia prostatica benigna è una diffusa condizione che riguarda un’importante fetta della popolazione maschile, con una incidenza che è dipendente dall’età. Manifestandosi tipicamente dopo i 40 anni, ha una incidenza che va dal 50% dopo i 60 anni fino ad arrivare al 90% dopo gli 85 anni. I sintomi tipici includono un aumento nella frequenza di minzione, che si manifesta prevalentemente nelle ore notturne.
Per curare i disturbi della prostata, un valido aiuto ci viene dalla fitoterapia che impiega piante officinali ad azione antinfiammatoria, antibatterica e riequilibrante del sistema ormonale maschile, quali la Serenoa Repens.
La Serenoa Repens è davvero efficace nel trattamento dell’ipertrofia prostatica oppure si tratta di un placebo?
Si tratta di un arbusto appartenente alla famiglia delle Palmacee, alto 3-4 metri, le cui foglie sono palmate, i fiori bianchi, il frutto somiglia ad una oliva di colore dal giallo al blu quando è maturo, ed è originaria dell’America (dal Sud Carolina al Mississipi meridionale alla Florida).
I suoi frutti contengono: acidi grassi, steroli, acido caproico, acido caprinico, acido laurico, acido linoleico, acido linolenico, acido miristico, acido palmitico, acidi stearici, acido antranilico, steroli, Beta-sitosterolo, campestrolo, stigmasterolo, lupeolo, esacosanolo, alcoli (tra cui farnesolo, fitolo), polisaccaridi, glucosio, galattosio, mannosio, fucosio arabinoso, ramnosio, acido glucuronico
Tutte queste componenti conferiscono all’estratto proprietà diuretiche, sedative, antiandrogena, antiinfiammatoria, antiessudativa.
Aiutano a regolarizzare lo scarso flusso urinario tipico nella ipertrofia prostatica, e sono impiegati per trattare la scarsa minzione urinaria
In comparazione con pazienti trattati con finasteride (farmaco utilizzato nel trattamento della ipertrofia prostatica benigna), i pazienti trattati con Serenoa repens hanno mostrato un analogo miglioramento del livello dei sintomi relativi al tratto urinario. In compenso gli effetti collaterali dovuti a Serenoa repens sono stati infrequenti e moderati anche se le disfunzioni erettili erano minori in pazienti trattati con finasteride.
Esiste tutta una letteratura scientifica che cerca di spiegare il preciso meccanismo di azione della Serenoa Repens. Molti di questi studi attribuiscono alla pianta un’azione antiandrogena, un effetto antiinfiammatorio e antiproliferativo attraverso l’inibizione di fattori di crescita cellulare.
Riguardo l’azione antiandrogena, questo effetto porta ad inibizione dell’enzima che controlla la trasformazione del testosterone in diidrotestosterone, forma attiva dell’ormone.
Inoltre, sembra che i costituenti della pianta si leghino ai recettori per gli androgeni presenti nel tessuto prostatico e nel prepuzio, riducendo così il legame del testosterone ai suoi recettori.
Questo effetto antiandrogenico avviene senza influenzare le concentrazioni di testosterone e di gonadotropine (LH e FSH), gli ormoni prodotti dall’ipofisi che controllano la produzione degli ormoni sessuali maschili e femminili nel sangue e senza disturbare il sistema degli ormoni sessuali.
Tuttavia, il preciso meccanismo di azione rimane ancora da chiarire completamente.
L’analisi degli studi clinici condotti sul medio e lungo termine, invece rivela un dato molto interessante. Secondo questi studi è possibile considerare l’utilizzo di estratti di Serenoa Repens una terapia di prima linea per il trattamento dei disturbi delle basse vie urinarie.
Recentemente è stato fatto uno studio clinico che ha dimostrato come l’estratto titolato di Serenoa risulti interessante nel combattere l’alopecia androgenica, cioè la perdita di capelli nell’uomo legata agli ormoni androgeni, favorendo l’arresto della caduta dei capelli e una loro parziale ricrescita.