La chikungunya è una malattia virale acuta, causata da un virus trasmesso da quella che comunemente viene chiamata zanzara tigre

La chikungunya è una malattia virale acuta, causata da un togavirus (arborvirus), trasmessa da una zanzara del genere Aedes, (come Aedes aegypti e Aedes albopictus che trasmettono anche la dengue), comunemente chiamata zanzara tigre. Queste zanzare possono trasmettere l’infezione pungendo una persona malata, nella fase acuta. Non c’è una trasmissione diretta da persona a persona.

La chikungunya è nota per vari eventi epidemici, il primo dei quali è stato registrato in Tanzania nel 1952. Da allora, sono stati descritti focolai epidemici in Asia ed Africa e anche in Italia (Emilia Romagna nel 2008).



Come si trasmette il virus della Chikungunya?

Le zanzare possono trasmettere l’infezione pungendo una persona malata, nella fase acuta. La zanzara si infetta e successivamente pungendo un’altra persona può trasmettere il virus.

Il virus non si trasmette invece da persona a persona con i normali contatti di vita quotidiana.

Cosa significa chikungunya?

Il nome chikungunya deriva da una parola chimakonde che significa diventare contorti e descrive il camminare curvo e l’apparenza di sofferenza provocata dai dolori articolari. La chikungunya è una malattia febbrile acuta che esordisce improvvisamente con febbre e dolori articolari che colpiscono le mani, i polsi, le anche e i piedi. La maggior parte dei pazienti guarisce dopo pochi giorni, ma in alcuni casi i dolori articolari possono persistere per settimane, mesi o anche più.

Altri segni comuni ai sintomi comprendono dolori muscolari, cefalea, rash cutaneo e leucopenia. I sintomi negli individui infetti sono spesso lievi e l’infezione può passare inosservata o mal interpretata nelle aree dove si verifica la dengue. Casi occasionali di dolori gastrointestinali, complicazioni agli occhi, al cuore e complicazioni neurologiche sono stati riportati.

Le complicanze più gravi sono rappresentate dalla meningoencefalite e dallo shock settico da coagulazione vasale disseminata.

Si può morire di chikungunya?

La chikungunya è generalmente a decorso benigno, ma può essere fatale, particolarmente in soggetti anziani con sottostanti patologie di base (pazienti oncologici, trapiantati, pazienti affetti da malattie croniche quali broncopneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatie, diabete).

Prevenzione

Non esiste alcun specifico trattamento contro il virus della febbre Chikungunya, perciò il trattamento è diretto principalmente nel dare sollievo ai sintomi, in particolare al dolore articolare ed è basato su:

  • somministrazione di farmaci sintomatici (antipiretici e antiinfiammatori ad eccezione dell’acido acetil-salicilico)
  • riposo a letto
  • reintegrazione dei liquidi, ove necessaria.

Le persone affette da febbre Chikungunya dovrebbero essere protette da punture degli insetti, mediante applicazione di repellenti sulla cute, uso di zanzariere e di insetticidi negli ambienti in cui soggiornano, per evitare che possano propagare l’infezione.

Nella prevenzione delle arbovirosi trasmesse da zanzare la comunicazione del rischio, la formazione, l’informazione e l’educazione alla salute rivestono un ruolo determinante per ottenere la collaborazione della popolazione.

Poiché al momento non esistono in commercio vaccini e/o terapie per la prevenzione e la cura del virus Chikungunya, la prevenzione più efficace consiste nel ridurre l’esposizione delle persone alle punture di zanzara.

Il messaggio chiave è: “Proteggiti dalle punture di zanzara” che comprende sia il controllo attivo del vettore (uso di insetticidi, distruzione dei siti dove può riprodursi) e adozione di misure individuali di protezione (indossare abiti che coprano la maggior parte del corpo, utilizzare zanzariere quando si dorme, utilizzare repellenti contro gli insetti).





 

Fonte: www.salute.gov.it

 

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