Coronavirus negli animali

Coronavirus negli animali

Le persone possono contrarre l’infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?

Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus.

La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.

Posso contrarre l’infezione dal mio animale domestico?

Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di SARS-CoV-2 che riconosce, invece, nel contagio interumano la via principale di trasmissione. Tuttavia, poiché la sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, è importante proteggere gli animali di pazienti affetti da COVID-19, limitando la loro esposizione.

Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche prima e dopo essere stati a contatto con gli animali, con la lettiera o la scodella del cibo. 

Non ci sono state segnalazioni di cani, gatti o altri animali che si siano ammalati di COVID-19 e attualmente non ci sono prove che essi abbiano un ruolo epidemiologico significativo in questa malattia umana. Tuttavia si raccomanda, a titolo precauzionale, che le persone infette da SARS-CoV-2 limitino il contatto con il proprio animale.

Quando ci si prende cura degli animali, in generale è bene osservare le misure igieniche di base. Ciò include il lavaggio delle mani prima e dopo aver toccato gli animali e il loro cibo, evitare di baciare, di farsi leccare o condividere con loro il cibo.

Quando possibile, le persone che sono malate o sottoposte a cure mediche per COVID-19, così come è buona norma fare per altre patologie, dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici, di qualunque specie essi siano, e affidare le cure ad un altro membro della famiglia.

Quali sono gli accorgimenti da attuare al ritorno della passeggiata con il mio cane?

Nel rispetto delle misure precauzionali previste dalle recenti disposizione normative, puoi portare il tuo cane fuori per le sue necessità. Al ritorno dalle passeggiate, per proteggere il nostro amico è opportuno provvedere alla sua igiene, pulire soprattutto le zampe evitando prodotti aggressivi e quelli a base alcolica che possono indurre fenomeni irritativi, provocando prurito e usando invece prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro). Per il mantello si consiglia di spazzolarlo e poi passare un panno umido.

In questo periodo in cui siamo costretti a stare in casa e anche le passeggiate durano meno tempo, per distrarre il nostro amico possiamo fargli fare esercizi di concentrazione ad esempio nascondere croccantini, biscottini e i suoi giochi preferiti.

Devo cambiare l’alimentazione del mio cane o gatto?

Si consiglia di non variare l’alimentazione, si potrebbe diminuire leggermente la dose giornaliera, considerando che in questo periodo l’attività all’aperto è ridotta.

Se il mio animale sta male, a chi posso rivolgermi?

L’assistenza veterinaria rientra tra i servizi essenziali previsti dalla recente normativa. Quindi puoi rivolgerti al tuo veterinario che ti indicherà le misure da adottare per portare il tuo animale in clinica o ambulatorio.

 

Fonte: www.salute.gov.it
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