Perché viene l’acne? Si può curare? È un disturbo con il quale hanno a che fare molti giovani.

L’acne è una malattia della pelle caratterizzata da un aumento dell’attività delle ghiandole sebacee (seborrea), da cui risulta un’infiammazione della pelle che colpisce soprattutto i più giovani principalmente nelle zone del viso e del tronco.
L’acne è una malattia che colpisce l’ottanta per cento degli adolescenti, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, anche se in base alle ultime indagini statistiche ne sono colpiti con una certa frequenza anche le persone adulte.
All’interno della ghiandola sebacea infiammata possono penetrare microrganismi, causando infezioni caratterizzate dalla presenza di pus.

I 3 stadi di evoluzione dell’acne

    1. Fase comedonica

      Si tratta della prima fase della malattia, e si evidenzia attraverso lievi lesioni chiamate comedoni. Sono piccoli tappi di sebo che otturano il canale del bulbo pilifero provocando la comparsa dei punti bianchi e dei punti neri.

  1. Fase infiammatoria

    Successivamente, per la presenza di microrganismi, la ghiandola sebacea può infiammarsi, dando luogo alla comparsa di foruncoli dal colore rossastro, le papule

  2. Fase pustolosa

    A loro volta, le papule si possono infettare e riempirsi di pus, trasformandosi in pustole.
    (brufoli-foruncoli).
    Questa è l’acne giovanile, che colpisce circa l’80% dei giovani.

Quanto dura l’acne?

L’acne ha una durata variabile. Nella maggior parte dei casi, compare durante la pubertà o poco tempo dopo, e in genere persiste fino al 18°-20° anno di età. In alcune persone, la malattia può manifestarsi un po’ più tardi, intorno ai 16-17 anni, e in questi casi si protrae un po’ più a lungo.
In alcuni individui, l’acne può presentarsi a intervalli, cioè scomparire diverse volte per esplodere nuovamente dopo un po’ di tempo (spesso dopo episodi di vita piuttosto stressanti), guarendo in maniera definitiva soltanto verso i 30 anni.

I giovani sono i più colpiti

Le persone giovani sono maggiormente soggette ad avere l’acne, a causa della cosiddetta “tempesta ormonale”.
Si tratta della maturazione e dell’entrata in attività delle ghiandole sessuali, le ghiandole che producono gli androgeni, ormoni sessuali maschili prodotti, oltre che dal surrene (una piccola ghiandola situata proprio sopra a ciascun rene), nell’uomo dai testicoli e nelle donne, in piccole quantità, dalle ovaie.
Infatti, gli androgeni hanno una grande influenza sulla corretta attività della pelle, in particolare sulla giusta produzione di sebo, e una loro eccessiva attività può provocare la comparsa di una pelle molto untuosa e ispessita.
Spesso la quantità di androgeni secreta, nel paziente affetto da acne, è normale.
Il difetto è nella ghiandola sebacea che ha un aumentata sensibilità recettoriale allo stimolo degli ormoni maschili.
Possiamo avere soggetti senza acne che hanno un tasso di ormoni androgeni superiore, ma una ghiandola sebacea non sensibile al loro stimolo.

Quali sono le cause dell’acne

L’acne può essere favorita dalla presenza di cause interne, cioè dovuta a processi che avvengono all’interno dell’organismo, e a cause esterne, cioè dovuta a processi che avvengono al di fuori dell’organismo. Ecco i più importanti “colpevoli”.

Le cause interne dell’acne

  • La familiarità. Se in famiglia un giovane ha avuto i genitori colpiti da acne, avrà una maggiore facilità di andare incontro al disturbo.
    In altre parole, se il padre o la madre in passato hanno sofferto di una ipersecrezione di sebo, cioè hanno avuto la pelle particolarmente unta e molto spessa, anche i figli sono soggetti ad ammalarsi di acne. Infatti, l’eccessiva presenza di grasso favorisce la proliferazione dei germi, con maggiore facilità che si manifesti un processo infiammatorio.
  • Lo stress. Spesso, l’acne è aggravata da situazioni stressanti e da particolari eventi emozionali.
  • Le cisti alle ovaie. La presenza di cisti alle ovaie (cioè di cavità che contengono materiale liquido, solido o misto) possono provocare un’alterazione dell’equilibrio ormonale con conseguente maggiore attività degli androgeni e, quindi, di sebo.
    Nell’acne, quindi, non c’è un problema quantitativo, bensì qualitativo degli androgeni prodotti.

Le cause esterne dell’acne

  • I farmaci. In alcune persone, l’assunzione di alcuni farmaci può facilitare la comparsa dell’acne.
    Tra le sostanze maggiormente incriminate, ci sono: il cortisone (usato per ridurre le infiammazioni); la vitamina B12l’acido folico (che, insieme al ferro, sono utili per curare l’anemia); il lievito di birra; gli estratti epatici,alcuni farmaci antidepressivi come il carbonato di litio.
  • I cosmetici. Tra le persone adulte, una delle cause più frequenti di comparsa dell’acne è dovuta all’uso dei cosmetici. Il motivo del disturbo va ricercato nelle sostanze che vengono aggiunte nella preparazione dei cosmetici (per esempio, elevate percentuali di lanolina o di vaselina, poiché in alcune persone queste sostanze possono occludere i pori della pelle. Pertanto, per non correre alcun pericolo, è meglio rivolgersi al proprio dermatologo prima di scegliere che cosa mettere sulla propria pelle, oppure usare prodotti appositamente studiati per chi soffre di acne.
  • Gli inquinanti atmosferici. I gas di scarico presenti nell’atmosfera possono causare con una certa facilità una irritazione dei dotti piliferi, favorendo la loro infiammazione e occludendo i pori.
  • Alcune categorie di lavori: per esempio, i meccanici, o chi lavora nelle stazioni di servizio, nei garage o nei ristoranti. Personale sempre a contatto con particolari sostanze irritanti la pelle (come gasolio, nafta, oli lubrificanti o grassi per friggere i cibi) che possono favorire la comparsa dell’acne, attraverso il contatto del viso con le mani sporche.

L’alimentazione può influire sulla comparsa dell’acne?

Da qualche tempo, è stato definitivamente accertato che non esiste alcun rapporto diretto tra l’alimentazione e la comparsa dell’acne.
Per la prevenzione o per la cura della malattia, non è necessario seguire alcuna dieta, anzi, è stato dimostrato che vietare alcuni alimenti a un giovane può avere effetti opposti. Infatti, proibire di mangiare alcuni cibi con gli amici, e dei quali sono particolarmente ghiotti, può creare un forte stato di stress, che alla fine si ripercuote proprio con disturbi a livello cutaneo, come appunto l’acne.
Tuttavia, questo non vuol dire che si possa mangiare tranquillamente qualsiasi cibo: senza dubbio, una dieta molto varia ed equilibrata influisce in maniera positiva su tutto l’organismo, compresa la pelle. Pertanto, le persone colpite dall’acne possono mangiare di tutto, come le persone sane che vogliono mantenersi in forma, ma facendo attenzione a non eccedere con alcuni alimenti.

Quando andare dal dermatologo

Nella maggior parte dei casi, l’acne è una malattia tipica degli adolescenti, che guarisce da sola, senza lasciare tracce.
In alcuni casi, cioè quando il disturbo è piuttosto esteso oppure compare in una donna di una certa età, è bene rivolgersi a un dermatologo, per conoscere la vera causa della malattia e per stabilire la cura più appropriata.
Per esempio, determinare nelle donne i valori nel sangue di alcuni ormoni (per esempio il testosterone, l’estradiolo e il progesterone) può essere di aiuto per comprendere le cause dell’acne in caso di disturbi mestruali o di diffusa peluria nelle donne.
Anche l’ecografia della parte inferiore dell’addome, quella compresa tra l’ombelico e il pube, può essere un esame molto utile per mettere in luce la presenza di cisti alle ovaie.

Sole e acqua di mare possono fare bene alla cura dell’acne?

Si pensa che l’acqua del mare sia un utile strumento per disinfettare la pelle, a causa del suo elevato contenuto di sale e di iodio.
Tuttavia, spesso si forma sulla superficie dell’acqua un sottile strato oleoso, a causa dell’inquinamento e degli scarichi degli oli combusti prodotti dalle imbarcazioni, che irrita la pelle, soprattutto se presenta delle ferite o delle infezioni già in corso.
Invece, se l’acqua del mare è assolutamente pulita, si può fare il bagno con tranquillità, anche se essa ritarda la guarigione di tutti i tipi di ferite.
L’esposizione ai raggi del sole può avere effetti nocivi sull’acne, poiché il sole svolge un’attività comedogenica ed infiammatoria.
E’ necessario l’uso di crema ad alto fattore di protezione, specie durante i mesi estivi.

Come pulire la pelle con l’acne

L’errore più frequente che una persona affetta da acne commette è cercare di sgrassare eccessivamente la pelle, usando detergenti forti, ricorrendo a lavaggi ripetuti e a peeling troppo aggressivi. Invece, la pelle grassa è particolarmente delicata e va trattata di conseguenza.
Ecco qualche consiglio su come pulire la pelle in caso di acne, da eseguire ogni mattina e ogni sera, prima di andare a coricarsi.

La detersione

Per una corretta pulizia della pelle, è bene utilizzare piccole quantità di detergenti leggeri non schiumogeni, diluendoli in acqua tiepida.
L’operazione di pulizia va poi completata con l’applicazione di un tonico leggermente astringente, assolutamente non alcolico.
Se l’acne presenta segni di irritazione, è importante usare prodotti detergenti antisettici.
Infine, il lavaggio può essere terminato con l’uso di un gel o di una lozione astringente, ricche di sostanze lenitive, come l’ossido di zinco o l’allantoina, oppure contenenti prodotti naturali, come la camomilla, la calendula o l’hamamelis).

Ma le persone che hanno la pelle grassa, si possono truccare?

La risposta è affermativa, anche se si deve stare attente a non usare i prodotti cosiddetti “long lasting” (lunga tenuta), i fondotinta occlusivi, le polveri colorate (soprattutto se si tengono sul viso per tutta la giornata) e le creme troppo grasse, che contengono quantità eccessive di lanolina o di vaselina.
Inoltre, è necessario pulirsi in maniera accurata il viso ogni sera, per eliminare ogni traccia di trucco. Dopo aver usato il latte detergente per struccarsi, bisogna sciacquarsi il viso con abbondante acqua corrente.
Attenzione anche all’uso eccessivo di gel o alle gommine per i capelli. Infatti, entrambi questi prodotti possono contenere delle sostanze che irritano la fronte, soprattutto in prossimità dell’attaccatura dei capelli, e rendendosi responsabili di una particolare forma di acne.
Vanno invece benissimo le polveri (cipria non compatta e terra), ricche di ingredienti quali talco, carbonati di magnesio leggero e ossido di zinco. Hanno infatti un effetto assorbente sull’eccesso di secrezione della pelle.

Concludo, cercando di sfatare, una volta per tutte certi luoghi comuni legati all’acne

NON E’ VERO CHE :

  • L’acne è dovuta ad un eccesso di ormoni sessuali;
  • alcuni alimenti devono essere assolutamente evitati;
  • riguarda solo gli adolescenti;
  • sono utili le pomate al cortisone, la vitamina B12, l’acido folico, il lievito di birra, gli estratti epatici;
  • tutti i tipi di pillola anticoncezionale curano I ‘acne;
  • le ”pulizie” del viso, con le dita o con vari strumenti “strizza comedoni”, la migliorano;
  •  il sole o le lampade ad Ultravioletti “seccano” meglio le pustole;

Consigli pratici che sicuramente ti aiuteranno durante la cura.

  • Affidati alle cure dello specialista dermatologo!
  • Rispetta i tempi di cura.
  • Non interrompere il trattamento di testa tua, se questi tempi risulteranno lunghi.
  • Accetta l’acne senza nervosismo. “Il nervosismo la peggiora!”
  • Evita il “fai da te” (cure consigliate dalle amiche, o lette in rotocalchi non qualificati).
  • Non ti toccare, non ti spremere, soprattutto quando l’acne è infiammata. Così facendo la farai solo peggiorare!
  • Non farti condizionare da promesse di veloci o” miracolose” guarigioni con sostanze di cui non conosci l’origine.
  • Non guardati continuamente allo specchio!
  • Non utilizzare lampade ad UVA o UV B!
  • Durante il periodo estivo devi proteggere il tuo viso dall’esposizione solare, con degli schermi ad alto fattore di protezione.

e poi

  • Contatta subito il tuo dermatologo che sarà lieto di darti qualche consiglio anche sull’uso di cosmetici adatti al tuo tipo di pelle.
  • Oggi esistono in commercio molti prodotti “coprenti”, specifici, compatibili con i trattamenti medici.
  •  Quando migliorerai, non “cantare subito vittoria!”, continua a seguire le terapie di mantenimento che ti prescriverà il dermatologo.

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