CONSULTA QUI I RISULTATI DELLE LE TUE ANALISI DELLE URINE:
L’acido urico è prodotto principalmente nel fegato. Rappresenta uno scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal corpo, attraverso i reni, nell’urina..
Modalità di raccolta del campione: contenitore delle 24 ore
Valori di riferimento: 250-750 mg/24 oppure 1,49-4,46 mmol/l
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da gotta, terapia farmacologica (sulfinpirazone, probenecid, benzodiarone, acido ascorbico, dicumarolici, estrogeni), sindromi linfomieloproliferative, morbo di Wilson, sindrome di De Toni-Fanconi-Debrè, tumore metastatizzato, dieta ricca di purina, saturnismo.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da gotta (75% dei casi) malattie renali, terapie farmacologiche (diuretici tiazidici, cortisonici, citolitici, salicilati a basse dosi, allopurinolo), etilismo, acidosi lattica, digiuno, glucogenosi tipo I
È una proteina prodotta nel fegato; ha molte funzioni, ma la più importante è quella di mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni; quando i livelli sono bassi i liquidi si diffondono nei tessuti, causando gonfiore.
Valori di riferimento: 0-20 mg/l oppure <30mg/24h
Interpretazione dei risultati
In condizioni normali solo piccolissime quantità di albumina riescono a superare il filtro renale e riversarsi nelle urine (date le grandi dimensione della proteina), poiché l’albumina viene anche riassorbita. Questo fa si che l’albumina sia praticamente assente nelle urine. Per tale motivo la presenza di albumina nelle urine (albuminuria) è sinonimo di malattia: malfunzionamento dei reni. Ad esempio glomerulonefrite cioè infiammazione dei glomeruli(unità filtranti dei reni). Il passaggio dell’albumina dal plasma alle urine può provocare edema.
Ormone mineralcorticoide secreto dalla zona glomerulare della ghiandola corticosurrenale. Esso regola nell’organismo il bilancio di sodio e potassio.
Valori di riferimento: 2-16 µg/24h oppure 27,7-41,6 nmol/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da iperaldosteronismo primario (morbo di Conn): adenoma surrenalico, iperplasia surrenalica bilaterale, iperaldosteronismo secondario (da stenosi dell’arteria renale, iperplasia dell’apparato, feocromocitoma, nefropatie croniche, scompenso cardiaco, cirrosi epatica, diuretici, glicirrizina liquirizia, estroprogestinici)
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da insufficienza corticosurrenalica (morbo di Addison), tubercolosi, malattie autoimmuni, etilismo acuto, diabete mellito
Enzima del succo pancreatico che scinde l’amido e il glicogeno durante la digestione intestinale in destrine e maltosio.
Valori di riferimento: inferiori a 8000 UI/l
Interpretazione dei risultati
Le cause di amilosuria (amilasi nelle urine) sono le stesse che determinano un aumento dell’amilasi nel sangue (iperamilasemia)
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati dapancreatite acuta, pancreatite cronica riacutizzata, malattie gastrointestinali (ulcera peptica perforata, perforazione intestinale, ostruzione duodenale), gravidanza ectopica, diabete chetoacidoso, infarto polmonare
È un pigmento contenuto nella bile dell’uomo. Essa si riforma in seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenente ai globuli rossi smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla solubile in acqua. Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta (non ancora “lavorata” dal fegato). Se il fegato si ammala oppure vengono distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina aumenta. Il suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva oculare e della pelle (ittero).
Valori di riferimento: la bilirubina non dovrebbe essere presente nelle urine
Interpretazione dei risultati
In presenza di bilirubina le urine assumono colore marsala scuro. La presenza nell’urina può essere causata da anemia emolitica, da anemia perniciosa, da avvelenamento da arsenico, fosforo e piombo, da calcoli delle vie biliari, da carcinoma pancreatico, da cirrosi epatica, da infiammazione delle vie biliari, da epatite acuta virale, talassemia
Valori di riferimento: 100-300 mg/24h oppure 5-15 mEq/24h oppure 2,5-7,5 mmol/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
un aumentato assorbimento intestinale di calcio (ipervitaminosi D, iperparatiroidismo, sarcoidosi, deficit di fosfati), alterato turnover di calcico dell’osso (morbo di Paget, raro, iperparatiroidismo, tireotossicosi, acromegalia, osteoporosi post-menopausale, osteolisi -mieloma-, acidosi metabolica), alterata funzionalità renale (poliuria, ipercalciuria idiopatica, acidosi metabolica, deficit di fosfato, ipermagnesiemia, ipertiroidismo, dieta iperproteica), dieta ipersodica.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da ridotto assorbimento intestinale di calcio (causato da malassorbimento, deficit di vitamina D, ipoparatiroidismo, insufficienza renale cronica), alterato turnover calcico dell’osso, alterata funzionalità renale.
Sono l’adrenalina e la noradrenalina (ma anche la dopamina) liberate dai surreni. L’adrenalina Stimola il metabolismo, accelera il battito cardiaco, provoca la vasocostrizione ma dilata le arterie coronarie e i vasi dei muscoli scheletrici, eleva la pressione arteriosa e la glicemia, inibisce la muscolatura bronchiale ed intestinale, accresce le secrezioni e provoca midriasi (dilatazione della pupilla). Viene rilasciata nei processi di stress e di pericolo.
La noradrenalina differisce dall’adrenalina sostanzialmente per avere una più elevata potenza vasocostrittiva e ipertensiva.
Valori di riferimento:
- Noradrenalina 50-100µg/24h oppure 0,30-0,60 µmol/24h
- Adrenalina 5-50 µg/24h oppure 27,2-272,9 µmol/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da feocromocitoma, neuroblastoma, stress fisico e psichico, infarto miocardico acuto, ortostatismo, farmaci (teofillinici, vasodilatatori) angina pectoris, BPCO, scompenso cardiaco, TIA
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da parkinsonismo, neuropatia vegetativa.
I chetosteroidi urinari comprendono un gruppo di sostanze steroidee di origine corticosurrenale, prodotte dal metabolismo del testosterone e del progesterone.
Modalità di raccolta del campione: contenitore delle 24H
Valori di riferimento:
- Maschi: da 10/15 mg/24h
- Femmine: da 5/10 mg/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da malattie endocrine, tumore testicolo, stress, tumore ovarico virilizzante.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da insufficienza corticosurrenale, ipopituitarismo, ipotiroidismo, nefrosi.
I cilindri urinari sono aggregati di forma cilindrica prodotti dal rene e rintracciabili nell’urina in condizioni patologiche.
Valori di riferimento
Non dovrebbero essere presenti nelle urine e la loro presenza indica una sofferenza a livello renale.
Interpretazione dei risultati
- Cilindri CEREI: presenza associata a glomerulonefrite cronica, nefrangiosclerosi diabetica.
- Cilindri EPITELIALI: presenza associata a glomerulonefrite cronica, insufficienza renale acuta, uremia o stato di ipotermia. Sedimenti cilindrici epiteliali possono essere causati dall’assunzione di farmaci (in particolare salicilati).
- Cilindri ERITROCITARI: presenza associata a glomerulonefrite,malattia policistica renale, papilloma o carcinoma del rene. Ematuria
- Cilindri IALINI: presenza associata a diabete o nefropatia ipertensiva e possono indicare alcuni stati di sofferenza come l’ittero o l’ipertermia
- Cilindri LEUCOCITARI: presenza associata a nefrite o pielonefrite, o anche lupus eritematoso.
Si tratta di uno studio particolare delle cellule urinarie. Tale esame è fondamentale nella diagnosi di forme tumorali a carico della vescica e delle vie urinarie.
ntenuto di cloro nelle urine raccolte nell’arco dell’intera giornata.
Modalità di raccolta del campione: urine delle 24h
Valori di riferimento: 150-250 mEq/24h oppure 150-250 mmol/l
Interpretazione dei risultati
L’escrezione del cloro per via urinaria segue quella del sodio ed è compensata da un aumento di bicarbonati ematici. La quantità eliminata è pari a quella assunta.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da introduzione elevata di sali, diuresi massiva, perdita di potassio, ipocorticosurrenalimo, disidratazione, ridotto assorbimenti di sodio, anoressia.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati ridotta introduzione di sali, vomito e diarrea, sudorazione, aumentato assorbimento di sodio (sindrome di Conn, Cushing, terapia steroidea, insufficienza cardiaca congestizia).
I corpi chetonici sono molecole di natura lipidica sintetizzate dal fegato in momenti di carenza energetica, ovvero quando siamo a “corto” di zuccheri nel sangue. Questo combustibile d’emergenza è però dannoso per il nostro organismo.
Valori di riferimento: assenti in condizioni normali
Interpretazione dei risultati
La presenza di corpi chetonici nelle urine può essere determinata da diabete insulino dipendente scompensato, digiuno prolungato, febbre nel bambino, vomito nel bambino, intolleranza agli zuccheri, alcolismo cronico, cachessia, glicosuria renale, dieta iperlipidica, gravidanza.
La creatinina è un prodotto della reazione di degradazione della creatina che avviene nei muscoli con una velocità pressochè costante. La creatinina viene eliminata con le urine; segnala la funzionalità del rene.
Modalità di raccolta del campione: raccolta urine delle 24 ore
Valori di riferimento: 0,8-1,8/24h oppure 7,1-15,9µmol/24h
Interpretazione dei risultati
I valori normali della creatinina urinaria sono in funzione della massa e dell’attività muscolare.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da stati di ipercatabolismo (febbre, digiuno), iperattività muscolare, tetano, crisi convulsive, ipotiroidismo, diabete mellito
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da miopatie, insufficienza renale, morbo di Addison, anemia e leucosi, poliomelite, ipertiroidismo.
Proteina costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti; nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa è espulsa con l’aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.
Valori di riferimento: L’emoglobina non deve essere presente nell’urina.
Interpretazione dei risultati
La presenza di emoglobina nelle urine può essere dovuta a anemia (dovuta a una produzione ridotta o difettosa di globuli rossi o a un ritmo troppo elevato della loro distruzione), avvelenamento da funghi, favismo, ipotermia, morbo di Cooley, reazioni trasfusionali, scarlattina, sepsi, ustioni.
Gli eritrociti (o globuli rossi) sono corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica.
Valori di riferimento: i globuli rossi non devono essere presenti nelle urine
Interpretazione dei risultati
Il sangue dovrebbe essere assente nelle urine; una sua presenza è indice di ematuria e può essere sintomo di calcolosi renale, uretrale o vescicale, cistiti gravi, cirrosi epatica, neoplasie a carico di prostata, reni e vescica.
La presenza di sangue nelle urine potrebbe derivare anche dall’uso di anticoagulanti e sulfamidici, oppure essere conseguenza del ciclo mestruale nelle donne.
Modalità di raccolta del campione: raccolta urine delle 24 ore
Valori di riferimento: 0,8-2 G/24H
Interpretazione dei risultati
I fosfati plasmatici subiscono un processo di filtrazione e riassorbimento a livello renale ormono-dipendente: esso è ridotto dalla calcitonina e aumentato dal PTH (paratormone).
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da una dieta ricca di fosforo, osteolisi (metastasi), iperparatiroidismo, acidosi, diabete mellito, digiuno prolungato, ipervitaminosi D
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da crescita, gravidanza, allattamento, ipovitaminosi D, ipoparatiroidismo.
I globuli bianchi (o leucociti) rappresentano la principale difesa del nostro organismo.
Valori di riferimento: inferiori a 5-10 per millilitro di urina (osservazione al microscopio)
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da un’infezione in corso. Possono anche essere sintomo di ascessi renali, bilharziosi, diabete mellito, mieloma multiplo, neoplasie renali, pielonefrite, prostatite, rene policistico.
I globuli rossi (o eitrociti) sono corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica.
Valori di riferimento: i globuli rossi non devono essere presenti nelle urine
Interpretazione dei risultati
Il sangue dovrebbe essere assente nelle urine; una sua presenza è indice di ematuria e può essere sintomo di calcolosi renale, uretrale o vescicale, cistiti gravi, cirrosi epatica, neoplasie a carico di prostata, reni e vescica.
La presenza di sangue nelle urine potrebbe derivare anche dall’uso di anticoagulanti e sulfamidici, oppure essere conseguenza del ciclo mestruale nelle donne.
Il glucosio è la principale fonte di energia dell’organismo. È normalmente filtrato e riassorbito a livello renale, e quando la glicemia supera valori di 180mg/dl il glucosio compare nelle urine (glicosuria).
Valori di riferimento: 30-90 mg/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da iperglicemia, fruttosuria, galattosuria, lattosuria, gravidanza, sindrome di fanconi, farmaci nefrotossici, avvelenamento da mercurio, saturnismo, intossicazione da monossido di carbonio.
I leucociti (o globuli bianchi) rappresentano la principale difesa del nostro organismo.
Valori di riferimento: inferiori a 5-10 per millilitro di urina (osservazione al microscopio)
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da un’infezione in corso. Possono anche essere sintomo di ascessi renali, bilharziosi, diabete mellito, mieloma multiplo, neoplasie renali, pielonefrite, prostatite, rene policistico
Indica se nell’urina sono disciolte molte sostanze o se il liquido è prevalentemente acquoso. Questo test valuta la funzionalità renale
Valori di riferimento: adulti 1010-1030, bambini (dai due anni) 1.001–1.018
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da anemia, cirrosi epatica, diabete mellito, edema polmonare, mieloma multiplo, nefrosi, ritenzione di sodio. Condizioni di disidratazione, febbre alta e abbondante sudorazione.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da diabete insipid0, eccessiva idratazione, fibrosi cistica, pielonefrite, uso di diuretici.
È una misura dell’acidità delle urine. La scala dei valori va da 0 a 14, dove 7 indica la neutralità. Più è basso il ph e maggiore sarà l’acidità, analogamente più il ph è alto e maggiore sarà l’alcalinità
Valori di riferimento: PH 5-7
Interpretazione dei risultati
PH maggiore di 7 può essere determinato da alcalosi metabolica, da alcalosi respiratoria, da dieta ricca di frutta, da sepsi urinaria, da sindrome di Conn, da sindrome di Cushing, da uso di antiacidi, da vomito.
PH inferiore a 5 invece può essere determinato da un’insufficienza renale cronica, da diabete mellito, da una dieta iperproteica o ipoglucidica (con molte proteine e pochi zuccheri), dal digiuno prolungato.
L’escrezione per via renale del potassio segue le fasi di filtrazione glomerulare, riassorbimento totale dal tubulo prossimale e scambio con il sodio, regolato dall’aldosterone. Si definisce potassiuria o kaliuria la presenza di potassio nelle urine
Valori di riferimento: 30-90 mEq/24h oppure 30/90 mmol/24h
Interpretazione dei risultati
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da un’aumentata escrezione urinaria può derivare da assunzione di diuretici, penicillina, contraccettivi, liquirizia, acidosi tubulare, acidosi diabetica, alcalosi metabolica, iperaldosteronismo primario e secondario, sindrome di Cushing, tumori ACTH secernenti, ipertensione maligna, insufficienza renale cronica
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da insufficienza corticosurrenalica, morbo di Addison, insufficienza renale acuta e cronica con oliguria, diuretici risparmiatori di potassio, disidratazione.
Una ridotta escezione urinaria può derivare da aumentata perdita gastrointestinale x vomito, diarrea, malassorbimento, malnutrizione.
Gli eritrociti (o globuli rossi) sono corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica. Sono le cellule che costituiscono il sangue.
Valori di riferimento: i globuli rossi non devono essere presenti nelle urine
Interpretazione dei risultati
Il sangue dovrebbe essere assente nelle urine; una sua presenza è indice di ematuria e può essere sintomo di calcolosi renale, uretrale o vescicale, cistiti gravi, cirrosi epatica, neoplasie a carico di prostata, reni e vescica.
La presenza di sangue nelle urine potrebbe derivare anche dall’uso di anticoagulanti e sulfamidici, oppure essere conseguenza del ciclo mestruale nelle donne.
L’urea è il prodotto finale della degradazione metabolica delle proteine. Si forma nel fegato e viene eliminata dai reni.
Valori di riferimento: 10-35g/24h
Interpretazione dei risultati:
Valori superiori possono essere causati da dieta iperproteica, disidratazione, uso di cortisonici, tetracicline, digiuno, ipertiroidismo, leucemie, ustioni.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da diarrea, diabete mellito, da digiuno, vomito, disidratazione, epatopatia, gravidanza, insufficienza renale cronica, da ipotiroidismo.
L’urobilinogeno è un prodotto di scarto derivante dalla trasformazione della bilirubina.
Valori di riferimento: fino a 0,2mg/24h
Interpretazione dei risultati:
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da cirrosi epatica, da emolisi, da ittero, da sepsi, da malattia di Gilbert.
Valori inferiori possono essere determinati da ittero ostruttivo.
Perché si prescrivono le analisi delle urine?
- Per controllare lo stato di salute generale
- Per verificare la corretta funzionalità renale
- Per valutare l’idoneità sportiva degli atleti
- In preparazione di un intervento chirurgico
- Per controllo di routine di alcune categorie di lavoratori
- Diagnosi di condizioni cliniche (ad esempio se vi è bruciore alla minzione)
- Per approfondire alcune sintomi come urine schiumose oppure rossastre;
- Monitorare l’evoluzione di alcune malattie o l’efficacia di alcuni farmaci
Come si raccoglie l’urina
- Si può mangiare o bere qualsiasi cosa prima della raccolta delle urine salvo diversa indicazione del medico, e soprattutto se non si effettuano altri esami. Altrimenti è preferibile il digiuno
- Di solito il test è eseguito sulla seconda urina del mattino, dopo aver vuotato la vescica appena svegli. È necessario munirsi di contenitore sterile per le urine, acquistabile in farmacia. Evitare intensa attività fisica durante giorno il giorno precedente.
- Raccogliere il mitto intermedio, ossia iniziare a urinare nel water, interrompere il flusso e iniziare a riempire il contenitore.
- Si raccomanda igiene intima prima della raccolta
- Il ciclo mestruale può contaminare la raccolta delle urine. Utilizzare tamponi assorbenti ridurrebbe tale rischio, ma il suggerimento è di attendere qualche giorno e sottoporsi al test in assenza di mestruazioni
- Conservare l’urina raccolta al fresco e recarsi in tempi brevi in laboratorio
Risultati delle analisi delle urine
Esame visivo
Dall’esame visivo è possibile ottenere alcuni utili informazione sul nostro stato di salute, vediamo nel dettaglio:
- Urina trasparente: significa che è molto diluita, perché stiamo bevendo troppa acqua. Non è sempre un dato positivo poiché l’eccesso di liquidi potrebbe risultare dannoso per l’organismo. Opportuno ridurre le quantità di acqua che si assumono quotidianamente
- Urina giallo paglierino: indica una corretta idratazione ed un buono stato di salute.
- Urina giallo scuro: indica un buono stato di salute ma tale concentrazione suggerisce lieve disidratazione. Il consiglio è bere di più
- Urina molto scura: indica un importante grado di disidratazione (anche grave) o malattie che interessano il fegato.
- Urina rosa o rossa: può indicare la presenza di sangue, e rappresentare un problema minore oppure importante. Difatti tale colorazione può assumersi per via di infezioni delle vie urinarie, ma anche per problemi prostatici o renali e nei casi più gravi può essere segnale di tumore o intossicazione da metalli pesanti. Le urine possono tuttavia assumere colore rossastro anche per l’assunzione di cibi particolari (rape, barbabietole).
- Urina schiumosa: può indicare la presenza di proteine nelle urine e problemi renali.
Analisi con strisce reattive
Tramite questi strumenti si ottengono risposte su alcune caratteristiche chimiche delle urine come il peso specifico, la presenza di proteine, glucosio, chetoni, bilirubina, sangue e suoi derivati.
Esame del sedimento urinario
Consiste nell’osservazione al microscopio dell’ urina dopo centrifugazione (sedimento). Il sedimento urinario può mettere evidenziare cristalli, cilindri, globuli rossi, globuli bianchi, batteri e cellule epiteliali.
Come si raccoglie l’urina delle 24 ore
- Procurarsi un “contenitore elle 24 ore” in farmacia
- Il giorno della raccolta, al risveglio, urinare normalmente nel wc e prendere nota dell’orario (esempio 08:00).
- Per tutto il giorno bisogna urinare nel contenitore delle 24 ore.
- Prima di andare di corpo è necessario urinare nel contenitore.
- Raccogliere nel contenitore l’eventuale urina della notte.
- Il mattino seguente, al risveglio, vuotare la vescica nel contenitore all’orario scelto (nel nostro esempio sempre alle ore 8:00) terminando così il periodo di 24 ore.
- Chiudere il contenitore e annotare il volume totale di urina raccolta.
- Agitare il contenitore in modo da mescolare l’urina e prelevarne un campione tramite una provetta che verrà analizzata in laboratorio. In alcuni casi il laboratorio richiede l’intero contenitore pieno.
- Non sono necessari cambiamenti di regime alimentare nel periodo della raccolta