Le creme solari servono davvero?
Per molti d’estate l’imperativo è abbronzarsi nel più breve tempo possibile senza neppure prendere in considerazione un po’ d’ombra o di non esporsi ai raggi ultravioletti nelle ore più calde; purtroppo questi bagni di sole sono estremamente dannosi e nascondono insidie ben più gravi di una semplice scottatura. Ma andiamo con ordine, innanzitutto:
Cosa sono i raggi Ultravioletti?
Sono radiazioni che rappresentano il 4% dei raggi solari e si distinguono in tre gruppi, in funzione della loro lunghezza d’onda:
- gli UVA, che costituiscono il 95% dei raggi che raggiungono la superficie terrestre;
- gli UVB, che rappresentano il rimanente 5%, e sono molto più nocivi. Essi causano infatti un’ustione con una velocità 1000 volte superiore agli UVA e inducono inoltre molti tipi di cancro della pelle; e
- gli UVC, che sono assorbiti al 99% dall’ossigeno della stratosfera e dalle molecole di ozono.
Escludendo immediatamente gli UVC che vengono quasi completamente trattenuti dall’atmosfera, è bene sapere che
- gli UVA determinano un’abbronzatura immediata, sono responsabili dell’invecchiamento della pelle. La pelle perde gradualmente elasticità, diventa secca e si riempie di rughe profonde.
- gli UVB determinano un’abbronzatura progressiva e duratura ma sono anche i responsabili delle scottature (eritema solare): la dilatazione dei vasi capillari nella pelle aumenta il flusso sanguigno e provoca l’arrossamento della pelle.
I filtri solari. Cosa sono le creme solari e come funzionano?
Le creme solari, per svolgere il loro ruolo di protezione dalle radiazioni UVA e UVB, contengono al loro interno dei filtri solari che possono essere sia fisici (costituiti da minerali che impediscono la penetrazione delle radiazioni riflettendo i raggi solari) sia chimici (ovvero sostanze chimiche che assorbono le radiazioni solari).
I Filtri Fisici
I filtri solari fisici sono costituiti di minerali micronizzati che riflettono i raggi solari. L’inconveniente è che molti di questi filtri rilasciano radicali liberi che potrebbero essere dannosi per la pelle. Per questa ragione esistono i solari di qualità e solari di bassa qualità, poiché è fondamentale che tali creme contengano anche una buona concentrazione di antiossidanti (che contrastano i radicali liberi) nonché sostanze atte al trattenimento dei radicali liberi stessi. Dunque la scelta del solare è di fondamentale importanza, troppo superfluo confrontare solo i prezzi!!
I Filtri Chimici
I filtri chimici sono molecole molto complesse che intrappolano le radiazioni ultraviolette impedendone la penetrazione nel derma. Il meccanismo di azione è molto complesso e neppure completamente chiaro.
Sui prodotti solari vediamo spesso la sigla SPF. Di che si tratta?
L’SPF (Sun Protection Factor – Fattore di protezione dal sole) altro non è che un fattore di moltiplicazione del tempo di esposizione prima dell’insorgenza dell’eritema, ossia ci mette in guardia sui tempi di comparsa dell’eritema (scottatura), ma facciamo un esempio:
Se ci stendiamo al sole senza nessuna protezione, dopo 15 minuti la pelle inizia ad arrossarsi.
Se prima dell’esposizione applico una crema con protezione 10 (SPF10) la pelle inizierà ad arrossarsi dopo 150 minuti (2 ore e mezza). La moltiplicazione è semplice,
10 minuti X 15 (tempo di arrossamento senza protezione)=150 minuti
Quindi se applico una crema SPF 20 la durata sarà 300 minuti (5 ore). Ovviamente tale valutazione è puramente indicativa poiché esistono numerosi altri fattori da considerare come la carnagione e l’orario di esposizione al sole.
Nelle ore più calde osserveremo effetti più marcati delle radiazioni UV, pertanto si raccomandano applicazioni ripetute di creme solari.
Ogni solare deve prevedere anche un filtro UVA che deve essere almeno 1/3 rispetto al filtro UVB dichiarato.
2 semplici regole da non dimenticare al mare!
Prima, durante e dopo l’esposizione al sole è sempre bene seguire alcune semplici regole:
- Applicare il prodotto solare più volte nel corso della giornata in base al SPF e al fototipo. Tenere conto che è importante esporsi al sole in maniera graduale e iniziare con filtri ad alta protezione. Ricorda che ogni volta che entri in acqua l’efficacia di ciascun solare si riduce (a meno che non si opti per uno resistente all’acqua).
- Al termine della giornata è importante lavarsi completamente ed applicare un doposole idratante e ricco di antiossidanti naturali. La pelle stressata dal sole necessita rigenerazione.
Con la protezione ci si abbronza lo stesso o rischiamo di restare pallidi?
Spesso si associa la protezione solare a una mancata abbronzatura. Falso. Le migliori tintarelle sono appannaggio unicamente di chi si è esposto con criterio al sole, nelle ore giuste e applicando il doposole idratante dopo la doccia. Quindi i filtri solari non costituiscono affatto un impedimento per l’amata tintarella. I raggi penetrano comunque nella pelle, anche se usiamo i cosiddetti “schermi totali” (che appunto totali non sono); dovremo solo avere più pazienza, e così sarà possibile ottenere una bella abbronzatura senza incorrere in spiacevoli scottature o addirittura desquamazioni della pelle (molto frequenti su spalle e fronte e obbiettivamente molto poco estetiche oltre che dannose).
Quindi quale solare scegliere?
In base a quanto scritto sopra suggeriamo in particolar modo alle donne che allattano e per i bambini sotto al primo anno di età di prediligere solari caratterizzati dalla presenza di soli filtri fisici che risultano indubbiamente più sicuri, ma anche l’utilizzo di un solare formulato con soli attivi vegetali che contenga un mix di filtri solari SICURI e ben bilanciati abbinati a filtri fisici può essere una valida alternativa. Soprattutto però suggeriamo di sceglierli in farmacia e affidarsi al consiglio di un professionista.
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