Acne felina: dalle cause alla cura del disturbo dei gatti

Acne felina: dalle cause alla cura del disturbo dei gatti

Ebbene sì, i gatti possono soffrire di acne felina, un disturbo non grave e abbastanza frequente che, se trascurato, può aggravarsi e diventare una vera e propria infezione.

Quali sono cause, sintomi e rimedi di questa malattia? Scopriamolo insieme.

 

Acne felina cause

A differenza di quanto accade nei ragazzini e nelle ragazzine, l’acne felina non ha origini ormonali e non è imputabile al passaggio obbligato attraverso l’adolescenza.

Nei gatti, può difatti manifestarsi a qualsiasi età e perfino quando l’animale ha pochi mesi di vita.

Tra i fattori di rischio in grado di favorirne l’insorgenza figurano:

  • eccessiva produzione di sebo;
  • intolleranze e allergie alimentari;
  • forme di stress;
  • allergia alla plastica;
  • infezioni sostenute da funghi;
  • presenza di parassiti;
  • squilibri ormonali.

 

Come riconoscere l’acne felina

I sintomi dell’acne felina sono riassumibili con la presenza di veri e propri punti neri meglio noti come comedoni. Ma come si formano questi inestetismi cutanei nel gatto?

Volendo semplificare al massimo, diciamo che l’equilibrio epidermico dell’animale salta, le ghiandole sebacee si infiammano e il sebo prodotto, talvolta anche in eccesso, rimane intrappolato all’interno del follicolo ostruendolo.

Si formano quindi i tradizionali comedoni nerastri che possono rimanere tali o essere invasi da batteri con formazione di pustole e fuoriuscita di materiale purulento.

In buona parte dei casi, l’acne felina interessa il mento dell’animale e solo raramente il muso. Talvolta, si corre il rischio di confonderla con gli escrementi delle pulci e questo causa un ritardo nella diagnosi e nella successiva impostazione della terapia.

Ciò aumenta il rischio di un aggravamento del quadro con comparsa di arrossamento e l’inspessimento cutaneo e la formazione di crostine con fuoriuscita di liquido. Segnali di questo genere sono indicativi di un disturbo in fase avanzata che necessita quanto prima dell’intervento del veterinario.

 

Come si diagnostica l’acne dei gatti?

In linea generale, il veterinario riesce a diagnosticare l’acne felina osservando semplicemente le lesioni che, come anticipato, si concentrano sul mento e nell’area circostante le labbra.

Per la formulazione di una diagnosi certa, sono comunque indispensabili alcuni accertamenti volti ad escludere la presenza di funghi, parassiti e lieviti.

 

Come curare l’acne felina

La cura per l’acne felina sul mento del gatto dipende essenzialmente dalla gravità dei sintomi.

In presenza di soli punti neri, si può utilizzare la Clorexidina (spray, gel, schiuma o salviette) per igienizzare la bocca dell’animale e l’area sottostante specie dopo il pasto. Volete due consigli? Primo, usate (se già non lo state facendo) ciotole in acciacio o ceramica. Secondo, per un’applicazione topica più facile ed efficace della Clorexidina per acne felina, accorciate il pelo del gatto sotto il mento.

Al termine delle prime applicazioni, potreste rendervi conto che sono comparse chiazze di alopecia, ma non preoccupatevi. I bulbi piliferi, una volta igienizzati, torneranno a respirare e il pelo ricrescerà come una volta.

A seconda dei casi, il protocollo terapeutico può essere integrato con antimicotici e, se sopraggiungesse gonfiore del mento, con antibiotici ad uso locale o sistemico. Questi ultimi da utilizzarsi solo ed esclusivamente previa prescrizione del veterinario.

Si possono, infine, usare prodotti antiseborroici che aiutano a sgrassare la pelle, aprire i pori e modulare il processo di cheratinizzazione.

 

Rimedi naturali

Esistono diversi prodotti non farmaceutici che possono aiutare il gatto che soffre di acne felina in modo più naturale.

Si può, per esempio, lavare il mento del micio con acqua tiepida, sapone neutro e una goccia di olio essenziale di lavanda. Bisogna poi asciugare per bene l’intera area per scongiurare il sopraggiungere di infezioni.

Perché la pelle del gatto si mantenga secca, si può optare per applicazioni di amido di riso per gatti a pelo chiaro e polvere d’argilla per quelli dal manto scuro.

In molti si domandano, infine, se si possa trattare l’acne felina con il bicarbonato. Ad oggi, non esistono evidenze scientifiche al riguardo e, inoltre, vi è un altro problema di fondo non trascurabile.

In pratica, si deve applicare sul mento dell’animale una sorta di pappetta fatta con acqua e bicarbonato, ma c’è il rischio concreto che il gatto si lecchi e la ingerisca. Per questo, sconsigliamo di usare il bicarbonato.

 

Quanto dura l’acne felina

 L’acne felina è una condizione cronica e, dunque, deve essere gestita nel miglior modo possibile in modo tale da scongiurare l’evoluzione in infiammazione e infezione.

Quindi, è importante consultare il proprio veterinario di fiducia e farsi consigliare da lui i prodotti antisettici da usare per un’igiene quotidiana ed accurata del mento.

 

 

L’acne felina è un disturbo molto frequente che può colpire gatti di ogni età anche piccoli. Le cause non sono ben chiare, ma ci sono alcuni fattori di rischio che possono favorirne l’insorgenza.

Tra questi c’è anche lo stress potenzialmente riconducibile, se il micio fosse stato adottato troppo presto, alla separazione dalla mamma e dai fratellini. Se volete saperne di più sul momento migliore per separare la mamma dai cuccioli, leggete questo nostro approfondimento.

Detto ciò, l’acne felina è comunque una malattia di natura cronica con cui il gatto deve convivere con l’aiuto del veterinario e del suo amico a due zampe.

Dunque, attenzione all’igiene del mento del micio, sostituzione della ciotola in plastica con una in acciaio o ceramica e, cosa più importante, seguite sempre le indicazioni del veterinario evitando terapie fai da te.  

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Autore

Irene Dallegri