Dieta, umore nero e spossatezza vanno spesso a braccetto. Ma la causa non è solo psicologica, come si potrebbe pensare: ci sono altri colpevoli, da non sottovalutare.

Eccoci di nuovo a fare i conti con lo specchio. Arriva la bella stagione, i vestiti diventano più leggeri e ci rivelano, senza pietà, quegli intollerabili cuscinetti accumulati durante l’inverno.
È il classico periodo nel quale fioriscono i buoni propositi: correggere l’alimentazione e aumentare l’attività fisica per affrontare l’estate in piena forma.
L’idea è corretta, ma attenzione a come la mettiamo in atto. Dieta e movimento, specie durante il periodo caldo, ci possono mettere in difficoltà con malumore e debolezza muscolare.
Perdiamo potassio e magnesio mentre aumentano stanchezza e irritabilità.

A parte tutte le persone che si lasciano sedurre dalla dieta “miracolosa” del momento, che in genere è sbilanciata e poco salutare, anche chi segue un regime più oculato e vario è possibile che si senta spossato e di pessimo umore.
Segnali che non devono essere trascurati, ancor più se compaiono crampi muscolari e cali pressori, se associamo un lavoro muscolare che ci fa sudare più del solito o semplicemente  se le temperature esterne sono elevate.
La sudorazione, infatti, è un meccanismo utile deputato a ridurre l’innalzamento della temperatura corporea, ma comporta perdita di liquidi e di molte altre sostanze essenziali per il nostro benessere tra le quali ci sono i sali minerali come potassio e magnesio, sostanze che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare. Ecco allora che non basta bere tanto.
L’idratazione è certamente essenziale, il ricambio di liquidi salutare, ma non è sufficiente a reintegrare altri elementi indispensabili.

Nutrienti spesso sottovalutati

Non è solo la restrizione calorica. Più spesso la sensazione di stanchezza cronica e debolezza muscolare, il nervosismo, i crampi o bruschi cali di pressione sono dovuti a una carenza di sali minerali.
Sodio, cloro e potassio, infatti, sono necessari per regolare l’equilibrio idro-salino e quello acido-base; il magnesio entra in un gran numero di reazioni metaboliche che producono energia e, insieme al potassio, è indispensabile al buon funzionamento dei muscoli, compreso il cuore, e del sistema nervoso.
Molti alimenti contengono sali minerali, ma le restrizioni dietetiche possono eliminare fonti importanti. Per esempio, il sale da cucina fornisce sodio e cloro, mentre latte e formaggi sono ricchi di calcio e fosforo.
Il magnesio si trova in buone quantità nella frutta secca, oltre che nella verdura a foglia verde e il potassio abbonda in banane e albicocche, cavoli, patate, fagioli e piselli.

Un’integrazione può essere utile

Se siamo a dieta, quindi, è facile che le quantità introdotte non siano sufficienti, soprattutto nei periodi in cui si suda maggiormente.
Inoltre, studi recenti del Ministero della Salute hanno rilevato che in Italia l’apporto di potassio è scarso, specie in confronto a quello di sodio.
Dato che la carenza di potassio è indotta anche da una carenza di magnesio questi due elementi andrebbero integrati con supplementi adeguati che ne contengano una dose appropriata e nelle giuste proporzioni.
Associati a vitamine del gruppo B che modulano il normale metabolismo energetico, questi elementi aiuteranno a ridurre la sensazione di stanchezza e affaticamento, permettendo di affrontare la dieta in salute e, magari, anche con buon umore.

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